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sabato 26 aprile 2014

“Sei un bullo? Sei un debole!” - Conferenza sulle problematiche del bullismo…


Continuano gli incontri organizzati da Radio Studio Centro – Consorzio Radiofonico SicilianoInsieme per capirci qualcosa”. Il penultimo si terrà Martedì 29 Aprile 2014 alle ore 17,00 presso il Teatrino Scolastico dell’Istituto Comprensivo Marineo-Bolognetta, sito in Piazza Garfield e Lodi a Marineo, sulla problematica del bullismo…
Sei un bullo? Sei un debole!” (Il bullismo come anticamera della delinquenza; buonismo, permissivismo delle famiglie; videogiochi violenti e messaggi diffusi dai media, come cause scatenanti del fenomeno).
Insieme a degli esperti di settore si affronterà questo dilagante e sempre più crudele comportamento giovanile. Infatti si diffonde sempre più il convincimento che il comportamento aggressivo, rinomato come bullismo, sia un fenomeno in crescita, sia dal punto di vista della frequenza numerica, sia per l’intensità della violenza e delle crudeltà perpetrate, e sia infine dal punto di vista del clima di agghiacciante indifferenza che sfocia in pura disumanità che caratterizza i ragazzi proprio durante il delicato periodo della loro crescita e formazione, in particolare in ambito scolastico.
L’educazione al rispetto dell’altro, seguito a ruota da momenti di confronto che permettono di affrontare e spiegare il problema, costituiscono sicuramente delle tappe indispensabili nel processo di sensibilizzazione delle giovani generazioni verso il bullismo.
La rilevanza del fenomeno sarà introdotto dal Dott. Carlo Greco; l’angolazione psicologica e psicoterapeutica sarà trattata dal Dott. Michele De Lucia; mentre il Prof. Giovanni Puma presenterà il fenomeno all’interno del contesto scolastico; infine la Dott.ssa Francesca Salerno farà chiarezza sull’uso della tecnologia come strumento principale per nuove forme di bullismo.

Questo incontro punterà soprattutto a far comprendere che il silenzio non è una soluzione, ma al contrario è l’implicita difesa del perpetuarsi delle prepotenze, dei soprusi, delle violenze e delle prevaricazioni.
Bisogna aprirsi, denunciare, sicuri del sostegno delle Istituzioni e convinti che l’errore non sta in chi sta subendo, ma in chi sta abusando! Perché contro il bullismo l’unione fa la forza!
Solo fermando il bullismo, terreno culturale e sociale favorente l’evoluzione di comportamenti devianti e delinquenziali si potrà sperare in una società migliore e a misura d’uomo in cui prevalga la tolleranza verso la diversità.  
Maria Antonina Rubino

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