In ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, uccisi dalla mafia il 23 maggio 1992...
“Io sono qui per la leggeo meglio noi siamo la scorta
proteggo un uomo importante...
gli apro e chiudo la porta
questo mestiere mi ha scelto
almeno ho un lavoro sicuro
perché ho una moglie ed un figlio
e devo pensare al futuro, almeno finché ne avrò ...
…
Conosco il bene ed il male
distinguere il bianco dal nero
e se ogni tanto ho paura
è perché mi sento straniero
in un paese che guarda
che è complice od impotente
che tace e piega la testa
è triste morire per niente, senza motivo, così ...
Sento uno strappo di tuono
in questo sabato sera
sassi ed asfalto nel cielo
di fuoco rosso e lamiera
non sento male è un istante
ma ora il futuro è chimera
e tutto questo per niente
solo per una bandiera ...”
fra gli oleandri dei campi
l'odore mi arriva forte
si spacca tutto in quei lampi
sembra che il sole non scaldi
ho freddo lo voglio toccare
un'anima che va a sfiorare
la schiuma delle onde del mare
e poi s'innalza e chissà ...”
distinguere il bianco dal nero
e se ogni tanto ho paura
è perché mi sento straniero
in un paese che guarda
che è complice od impotente
che tace e piega la testa
è triste morire per niente, senza motivo, così ...
Sento uno strappo di tuono
in questo sabato sera
sassi ed asfalto nel cielo
di fuoco rosso e lamiera
non sento male è un istante
ma ora il futuro è chimera
e tutto questo per niente
solo per una bandiera ...”
…Il 24 maggio 1992, esattamente il giorno dopo la strage di Capaci, Gaetano Curreri degli “Stadio”, scriveva il brano “Per la bandiera”. Dedicato alla strage di Capaci, parla di quanto amore ci vuole nel rischiare la propria vita in nome degli ideali; ideali che si possono racchiudere anche solo in una bandiera.
Il testo l’ha completato poi Francesco Guccini, perché Gaetano non ce l’ha fatta a finirlo. Troppo forte l’emozione, sentiva intenso nel suo cuore l’acre odore dell’esplosione e il pensiero che andava al giudice Falcone, a Francesca Morvillo e a quei poveri ragazzi della scorta uccisi dalla mafia, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Per la bandiera!!!
“…L'auto cammina veloceIl testo l’ha completato poi Francesco Guccini, perché Gaetano non ce l’ha fatta a finirlo. Troppo forte l’emozione, sentiva intenso nel suo cuore l’acre odore dell’esplosione e il pensiero che andava al giudice Falcone, a Francesca Morvillo e a quei poveri ragazzi della scorta uccisi dalla mafia, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Per la bandiera!!!
fra gli oleandri dei campi
l'odore mi arriva forte
si spacca tutto in quei lampi
sembra che il sole non scaldi
ho freddo lo voglio toccare
un'anima che va a sfiorare
la schiuma delle onde del mare
e poi s'innalza e chissà ...”
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